venerdì 17 settembre 2021
Appunti tesi Riforma Protestante Romagna XVI secolo....
Appunti tesi "Riforma Protestante Romagna XVI secolo......."
Risorse e appunti riguardanti la tesi "La riforma protestante nella Romagna del sedicesimo secolo confrontata con la situazione attuale dell'evangelicalismo romagnolo" discussa il 7 luglio 2001 per l'esame finale del Corso Superiore di Cultura Biblica a Torino davanti al relatore Giancarlo Farina
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Tesi non pubblicata online e stampata ma scritta manualmente e fotocopiata in cinque copie non più nella mia disponibilità per cui con il presente post vorrei pubblicare tutti gli appunti e le risorse che ho ritrovato usati per la compilazione della tesi salvo ciò riguardanti Fanino Fanini, Andrea Relencini e la riforma protestante a Faenza già pubblicato in questo Blog - - - - - - - - - - —-------
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Adesso pubblicherò gli appunti riguardanti le altre città della Romagna che non ho ancora reso disponibile nel web :
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1)Pietro Antonio da Cervia fu condannato al rogo a Bologna nel 1567 dopo la fuga da Modena, e il vagabondare nel tentativo di trovare lavoro a Parma, Reggio Emilia,il Borgo e Firenzuola. Il suo processo, la sua confessione è una delle fonti maggiori per la conoscenza del movimento riformatore modenese, dalla sua confessione derivano parecchi particolari dell'organizzazione di questo gruppo di fratelli i quali accompagnavano la loro propaganda con la visita agli ammalati e l'aiuto ai bisognosi
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2)Ai primi mesi del 1567 fu messa a processo a Forlì una famiglia di bergamaschi di Mapello di nome Locatelli conosciuti come catinari (tornitori di catini di legno). Il 31 maggio fu condannato Giacomo Locatelli per aver letto la tragedia del libero arbitrio. Il 26 ottobre abiurarono nel duomo di Forlì Sebastiano e suo figlio Francesco assieme al fratello Giovanni e a un tale Pietro Martire Providon
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3) Il messaggio di Fanino Fanini non si disperse, il radicamento oltre a a Faenza, a Imola e luoghi circostanti del calvinismo sarebbe inspiegabile senza la sua ardente predicazione. Agostiniani conventuali come Pellegrino Fantaguzzi di Cesena sono indicati come fra i primi spargitori della dottrina dei "nuovi cristiani", da qualcuno chiamati come buoni luterani. Renata di Francia avendo rapporti con Giovanni Calvino facilito' la trama del calvinismo ferrarese e le sue diramazioni ad Argenta, Bagnacavallo, Faenza, Lugo, Forlì e Imola. Da Ferrara e Consandolo il calvinismo si diffuse in tutte le vicine località di Argenta, Lugo, Faenza, Imola, Forlì, Modena e Ravenna. Da Ferrara e da Faenza si estese una vasta rete di amicizie e convivenze, di scambio di libri e di informazioni fra tutti i dissidenti :ad Argenta, Bagnacavallo, Imola, Forlì, Lugo, Russi, Ravenna, Bologna, Modena cioè le località nominate nei documenti finora conosciuti.
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--4)Alessandro Ressa (Imola)
-----------------------------------5)La novità maggiore è l'arresto degli anabattisti, ser Bartolomeo Ducci di Borgo Buggiano e Lorenzo Nicolucci di Modigliana indicato dal Manelfi come "vescovo anabattista" assieme alle loro mogli, Giovanna e monna Elisabetta. La terza donna, benedetta a San Simone, è Antonia moglie di Francesco dei Gabellieri, calzettaio. Non figura il nome di Lucrezia Pucci, moglie del Panciatichi. Per il Ducci e i Nicolucci il duca fu rigoroso e addirittura inviò a Roma il Nicolucci, contrariamente alle norme stabilite per i condannati dell'Inquisizione fiorentina. Gustavo Bertoli ha chiamato "luterani" tutti i processati dell'Inquisizione fiorentina, ma è evidente che i rapporti di B. Ricasoli con Ludovico Manna, esule a Ginevra e catechista della chiesa italiana, e la traduzione della cosiddetta "Nicomediana" indicano la diffusione delle idee calviniste accanto alle luterane e valdesi.
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Quando troverò altri documenti e risorse di quelli usati per la tesi aggiornerò questo post. In attesa un abbraccio fraterno a tutti nella Pace e Amore di Cristo Gesù. Roberto Barnabè .
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